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Montoggio | Italia

MontoggioGli imponenti ruderi del castello di Montoggio sorgono sull'ampia spianata sommitale dell'altura (610 m slm) che sovrasta l’attuale centro abitato. La prima menzione della struttura compare in una bolla papale del 1157 che ne attesta la proprietà del vescovo di Tortona. Tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo è invece documentato l'inizio della signoria della famiglia genovese dei Fieschi. In seguito alla nota “congiura dei Fieschi” nel 1547, dopo un lungo assedio, il castello viene distrutto definitivamente dalla Repubblica di Genova.

Dal 2018 un'accurata operazione di pulizia del sito, condotta dai volontari della Pro Loco Montoggese autorizzati dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona, ha permesso di avere nuovamente a disposizione il complesso architettonico in tutta la sua imponenza, concedendo la ravvicinata osservazione dei paramenti murari, da tempo compromessi dalla vegetazione, e la percorribilità dell'intero perimetro della struttura. Tale lavoro, fondamentale per la sopravvivenza del manufatto, ha consentito di iniziare a elaborare un progetto di valorizzazione del sito che ha coinvolto la Soprintendenza, l'Università degli Studi di Torino - Dipartimento di Studi Storici (Cattedra di Archeologia Cristiana e Medievale) e il Comune di Montoggio. La prima fase di questa collaborazione è coincisa con il rilievo topografico celerimetrico del sito con stazione totale e il rilievo aerofotogrammetrico con drone, fornendo l’'occasione di raccogliere dati planimetrici inediti. Tale lavoro ha permesso di evidenziare due distinte zone, separate da un profondo fossato (caratterizzato dalla presenza del basamento di un presunto ponte in muratura): una occidentale, denominata "piazza d'armi", pianeggiante e occupata da prato, cinta da murature solo in parte visibili; l'altra, orientale, coincidente con il nucleo fortificato principale, caratterizzato dai ruderi monumentali di strutture solo in parte leggibili: cinte murarie, due torri circolari (una laterale, l'altra centrale), una cisterna, un edificio rettangolare (identificabile con il "palazzo" citato dalle fonti) e altri tratti di muratura. Tracce di fabbricati sono visibili anche ai piedi della "piazza d'armi", sia a est (interpretabili come "casematte") che a sud (verosimilmente alloggi).

Nel marzo 2021 la collaborazione tra i tre enti ha consentito la realizzazione di prospezioni geofisiche (georadar) nella cosiddetta "piazza d'armi", al fine di raccogliere indicazioni puntuali sul potenziale stratigrafico presente.

Le indagini archeologiche, che avranno luogo a settembre, saranno condotte in 2 aree differenti: la "piazza d'armi" e il versante meridionale. La "piazza d'armi", come suggerito dalle prospezioni geomagnetiche, si presenta come un'area libera da livelli di macerie e verosimilmente caratterizzata dalla presenza di tracce di strutture sepolte. Il versante meridionale sottostante alla "piazza d'armi", si caratterizza per la presenza di alcuni lacerti di muratura affioranti, verosimilmente interpretabili come i perimetrali degli alloggi destinati alla guarnigione del castello, di cui si fa menzione nelle fonti scritte.
Parallelamente sarà realizzato lo studio delle murature e verrà portata avanti la ricerca d'archivio.La ricerca consentirà di raccogliere dati inediti sulla struttura fortificata, fornendo elementi utili alla ricostruzione storica, architettonica, culturale, socioeconomica e paleoambientale del sito. Inoltre potrebbe apportare dati allo studio di alcune classi di materiali, considerando l'importante terminus ante quem fornito dalla data di distruzione, avvenuta nel 1547.

Referenti scientifici: Paolo De Vingo
Località: Montoggio (Genova)
Periodo: solitamente la campagna di scavi ha luogo nel mese di settembre.
Requisiti di ammissione e partecipazione: non è richiesta la partecipazione a nessun modulo propedeutico della Laurea Triennale e/o Magistrale e non sono necessarie competenze specifiche.
Per partecipare allo scavo sono necessari:

  • attestato del corso di formazione sulla sicurezza
  • certificato di sana e robusta costituzione emesso meno di un anno prima della data di inizio delle attività (nel caso in cui non sia possibile effettuare la visita medica presso il Centro di Igiene e Sicurezza a tutela della Salute nei luoghi di vita e di lavoro, a cura dell’Ateneo)
  • un attestato di vaccinazione antitetanica in corso di validità.

Iscrizioni ed informazioni: contattare il referente scientifico (paolo.devingo@unito.it) per le date precise della campagna di scavi ed i termini entro cui presentare la domanda di partecipazione.

 

 

Ultimo aggiornamento: 09/03/2023 12:04
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