La Terza Missione
Accanto ai due obiettivi fondamentali della Formazione e della Ricerca, il Dipartimento di Studi Storici persegue una Terza Missione: opera cioè per favorire l'applicazione diretta, la valorizzazione e l'impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società.
In tale prospettiva, si impegna per comunicare, disseminare e divulgare i risultati della ricerca in ambito storico, storico-artistico, geografico e archeologico attraverso una relazione diretta con il territorio e gli stakeholders.
La Terza Missione del Dipartimento di Studi Storici si realizza secondo due grandi linee d'azione, che seguono le direttrici di ateneo:
- la missione culturale e sociale dell’Università nei confronti del territorio
- la valorizzazione economica della conoscenza
promuovendo iniziative di varia natura. I docenti del Dipartimento sono, infatti, impegnati in qualità di direttori e coordinatori di Centri di Studio e di Associazioni culturali, così come di gruppi di ricerca e istituzioni che hanno strette relazioni con le attività di formazione permanente e continua del territorio.
Per un quadro completo si rimanda al registro delle attività di Public Engagement.
Per maggiori informazioni è possibile consultale le pagine del Portale di UniTo dedicate alla Terza Missione e al Public Engagement
Per supporto alla gestione delle attività inerenti la Terza Missione del Dipartimento contattare l'Area di Polo Servizi alla Ricerca, scrivendo a: terzamissione.scienzeumanistiche@unito.it
Le attività di PE e TM sono soggette a monitoraggio semestrale e coordinate dal Gruppo di Lavoro PE e TM:
- Eleonora Belligni (Vicedirettrice Terza Missione e PE, Coordinatrice del Gruppo di Lavoro)
- Daniela Adorni
- Maria Goretti Castello
- Leonardo Mineo
- Silvano Montaldo
- Pierangelo Gentile
- Vito Messina
- Maria Alessandra Panzanelli
- Paola Pressenda
- Gelsomina Spione
- Marino Zabbia
Il Dipartimento ha registrato un crescente sviluppo delle attività di formazione permanente e di public engagement sul territorio. La media annuale delle attività di PE 2019-2021: 326 (ultimo monitoraggio disponibile Registro PE al 22.12.2021 con 978 attività). È previsto l’incremento di almeno il 10% della media calcolata sul triennio 2022-2024: nel solo 2022, il registro ha segnalato un aumento di quasi 20%
Nel triennio 2019-21 sono stati scelti due Case studies nell’ambito della TM e del PE come campioni di Ateneo.
L’attività del gruppo per lo scorso triennio e il prossimo si può riassumere in un OBIETTIVO PRINCIPALE: rafforzare i rapporti con il territorio in cui il nostro Dipartimento è inserito
Sotto-obiettivo: Educare alla differenza, contribuire all’integrazione, formare alla partecipazione: il DSS come vettore di conoscenza e cittadinanza consapevole, tra scuola, società e territorio (anche qui, consuntivo/preventivo di attività del passato triennio e per il prossimo triennio):
A partire dai dati del rilevamento interno, del monitoraggio d’Ateneo e dalle esigenze degli stakeholders, il Dipartimento si propone di favorire processi organizzativi di TM e PE integrati a livello di contenuti e strumenti con quelli della ricerca e della didattica.
Il Dipartimento intende sfruttare la sinergia tra i suoi gruppi di ricerca e di formazione e il territorio (il terzo settore; i gruppi di interesse; i gruppi di militanza politica e civile) passando dalle istituzioni culturali e di formazione-educazione qui presenti. In particolare, sono chiamati in causa quelli che si occupano – tra storia e contemporaneità:
- di inclusione e differenza tra storia e teorie dell’educazione alla complessità (LGBTQ+)
- di integrazione e partecipazione ai processi politici rappresentanza politica)
- di risorse economiche e abitative e di differenze strutturali tra le parti del processo economico del territorio e le sue componenti sociali (lavoro, casa)
- di disparità sociale e di genere di fronte alle risorse alla salute (invecchiamento, malattie psichiatriche)
- di ambiente, soprattutto nel rapporto tra memoria, radici storiche e attualità di un territorio, comprensiva di risorse ambientali, economiche, culturali, sociali (link a UNITA?)
A ciò si devono aggiungere due Centri di Studi (che coniugano la storia con l’educazione civica del territorio) di prossima costituzione e che faranno capo al Dipartimento:
- Il centro Studi sui Diritti Umani
- Il centro Studi sulla Rappresentanza
L’attività del gruppo di lavoro si articola in strategie, direzioni, partnership e strumenti impiegati dal dipartimento per educare alla differenza, contribuire all’integrazione, formare alla partecipazione
Strategie: educare alla complessità nei luoghi tradizionali
- Musei
- Biblioteche: attività con biblioteche che coinvolgono la cittadinanza o sono finalizzate a una maggiore fruizione
- Biblioteche utilizzate come luoghi di cultura e disseminazione della ricerca
- Database virtuali, collezioni di libri, strumenti e documenti
- Mostre localizzate in musei e biblioteche e tradizionali luoghi della cultura
- Archivi-Laboratori cartografici
- Mostre diffuse
- Mostre localizzate in spazi urbani che diventano luoghi di cultura (Collegno, etc)
Strategie: educare alla complessità nei luoghi non tradizionali-luoghi della cultura di massa: Canali audio/video/stampa/social. Qui diversi media sono presi in considerazione, anche rispetto alle strategie tradizionali del Dipartimento. Sono luoghi di disseminazione della cultura, ma anche strumenti di comunicazione tra gli stakeholders e gli utenti del Dipartimento e la comunità accademica:
- Giornali/riviste
- Podcast
- Webinar
- Eventi FB
- Gestione dei social
- Serie video di divulgazione
- Pillole video
Strategie: educare alla complessità nelle Scuole, e negli Istituti di cultura. Attraverso una rete di convenzioni e collaborazioni con le scuole di ogni ordine e grado e con l’Ufficio Scolastico Regionale, la strategia è così articolata:
- incentivare il legame tra formazione permanente, formazione universitaria e formazione continua (per esempio, usare il raccordo con student* e alumn* per fare orientamento; portare gli student* a scuola; incentivare tirocini; organizzare i risultati della ricerca in corsi di aggiornamento per insegnanti; incentivare i progetti con la scuola primaria, come stiamo facendo)
- trasformare le scuole in luoghi della cultura per eventi e disseminazione scientifica rivolta alla cittadinanza
- trasformare i luoghi dell’Università in una mostra itinerante della storia e della memoria del sapere universitario
Strategie: educare alla complessità nel tempo libero e nel divertimento. Disseminazione/leisure/eventi/divulgazione e ricezione di storia, geografia, storia dell’arte, scienze librarie, archeologia
- Teatro
- Gaming
- Dibattito (debate)
- Laboratori aperti alla cittadinanza
- Strumentazione offerta alla cittadinanza
- Corsi offerti alla cittadinanza (non formazione continua ma corsi divulgativi, non professionalizzanti)
- Iniziative di Public History (dalle pietre d’inciampo alle collaborazioni con celebrazioni, etc)