Dipartimento di Studi Storici

­20-21 maggio 2022
- Palazzo Nuovo | Aula 35
via sant'Ottavio, 20
- Rettorato | Aula Magna
via Po, 17

La storia è sotto attacco, in tutto il mondo, sia per gli usi politici e propagandistici dei richiami al passato - che sempre di più inquadrano le azioni dei governi autocratici - sia per i divieti di scrivere, studiare, insegnare cose che "offendono" la memoria del paese o ne minacciano l'unità nazionale.

Sono due prospettive strettamente collegate, perchè proprio nei paesi dove la storia, o meglio l'immagine ricostruita del passato, è usata con maggiore zelo ideologico, è più difficile fare storia senza interventi repressivi dello stato: pene detentive per chi tratta alcuni argomenti, censure statali sui programmi scolastici, archivi inaccessibili, documenti distrutti, emarginazione dei funzionari disubbedienti, riscritture coercitive del passato.

É diventato sempre più difficile mantenere il nesso vitale fra ricerca storica, divulgazione dei risultati e insegnamento, a scapito di una storia ufficiale piegata alle pretese ideologiche dei governi di creare storie unitarie in omaggio a un'idea distorta di prestigio nazionale.

Il Dipartimento di Studi storici dell'Università di Torino promuove un convegno per presentare a un pubblico ampio, non solo universitario, una serie di casi eclatanti di manipolazione del passato e di censura della ricerca storica che rendono oggi il compito dello storico un mestiere "pericoloso".

Il convegno è anche online con acceso alla piattaforma tramite password (indicazioni nel Programma)

Programma in allegato