Riqualificazione della Galleria Sumerica del Museo Nazionale di Baghdad
Renovation of the Sumerian Gallery at the Iraq Museum, Baghdad
Aree / Gruppi di ricerca
Partecipanti al progetto
- Lippolis Carlo (Responsabile)
- De Martino Stefano (Coordinatore)
- Devecchi Elena (Collaboratore)
- Eleonora Quirico (Collaboratore)
- Jacopo Bruno (Collaboratore)
- Roberto Parapetti (Collaboratore)
- Federico Bernetti (Collaboratore)
- Ester Lopardo (Assistente)
- Giulia Ragazzon (Collaboratore)
- Virginia Pelissero (Studente)
- Paolo Andreucci (Studente)
Descrizione del progetto
Negli ultimi trenta anni, il patrimonio archeologico e culturale dell'Iraq è stato gravemente danneggiato a causa di conflitti, di abbandono e di una sistematica barbara distruzione del passato. Uno dei simboli del patrimonio culturale iracheno è il Museo Archeologico Nazionale dell’Iraq (Iraq Museum, Baghdad).
Fin da subito dopo il saccheggio del museo nel 2003, gli interventi italiani di Centro Scavi Torino-Unito e Monumenta Orientalia, supportati dal MiBACT e dal MAECI, hanno previsto la riqualificazione di diversi spazi interni e gallerie del museo, che è stato poi riaperto al pubblico nel 2015 (Lippolis C., de Martino S., Parapetti R., Capri G. 2016, L’Iraq Museum di Baghdad. Gli interventi italiani per la riqualificazione di un patrimonio dell’umanità, Firenze)
In questa cornice di tutela, valorizzazione e divulgazione di un importante e universale patrimonio culturale si colloca anche il nuovo progetto di riqualificazione della Sala Sumerica dell’Iraq Museum di Baghdad. Uno spazio che ha un forte significato simbolico per gli iracheni tutti (la civiltà sumerica costituisce il più antico passato a tutti comune) e che costituisce la più straordinaria collezione al mondo di manufatti appartenenti una fase storica cruciale per i popoli del Vicino e Medio Oriente, nonché del Mediterraneo, tra IV millennio e III millennio a.C.
L'intervento italiano si propone di restituire, innanzitutto alla comunità irachena tutta e in secondo luogo alla comunità internazionale, quegli strumenti utili per riappropriarsi di un passato unico, ancora vivo e più che mai fondamentale.
I materiali esposti nella Sala Sumerica dell’Iraq Museum sono i più vari: dalle decorazioni architettoniche a mosaico o intarsiate di IV millennio, alla più antica statuaria in pietra, alle prime tavolette cuneiformi, ai metalli, alla ceramica, agli ori delle prime dinastie reali. Tra di essi, compaiono diversi "capolavori" dell'arte mesopotamica.
Tuttavia, l'attuale disposizione museologica e museografica della sala è alquanto obsoleta e carente: il progetto italiano si propone di intervenire su questi aspetti problematici, mirando ad un riallestimento della sala che oltre a prevedere ottimali condizioni di sicurezza e collocazione dei reperti, garantisca la migliore fruibilità degli stessi e dei loro contenuti.
Il progetto è finanziato dalla Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (MAECI, uffici di Roma ed Amman) ed è supportata dall'Ambasciata d'Italia di Baghdad, in collaborazione con lo State Board of Antiquities and Heritage of Iraq e UNOPS (United Nations Office for Project Services).
Il progetto si suddivide in due principali settori di intervento:
- a Unito spetta il coordinamento delle attività archeologiche e di musealizzazione (idea progettuale, percorsi interni, disposizione dei pezzi, sussidi didattici, documentazione...) all'interno della sala
- a Unops spetta il coordinamento dei lavori strutturali e di fornitura all'interno della sala (impiantistica, illuminazione, costruzione delle vetrine e dei supporti)
LAVORI IN CORSO
Dall’inizio del 2022, con la riapertura del museo dopo la crisi pandemica, ancora più visitatori di prima sono accorsi al Museo Nazionale di Baghdad. Un calcolo per ora approssimativo indica una affluenza di circa 400 studenti da scuole primarie e/o secondarie al giorno.
Mentre in Italia si procede alla realizzazione di due modelli in scala, di una brochure e di altro materiale didattico e illustrativo per il nuovo allestimento della galleria sumerica dell’Iraq Museum, a Baghdad sono cominciati i lavori nella galleria sumerica.
Unito ha provveduto innanzitutto all’approvvigionamento del museo con equipaggiamenti (materiali da imballaggio, materiali per restauro, casse, materiale fotografico, computer, cancelleria…) necessari per i lavori in loco. A seguire sono iniziate le fasi di movimentazione dei reperti e di smontaggio delle vecchie vetrine.
sezione in aggiornamento
Risultati e pubblicazioni
- Lippolis C., de Martino S., Parapetti R., Capri G. 2016, L’Iraq Museum di Baghdad. Gli interventi italiani per la riqualificazione di un patrimonio dell’umanità, Firenze.
- De Martino S., 2020, "The Italian Response to the Cultural Heritage Emergency in Iraq", in Kamel L. (ed) Collapse and Rebirth of Cultural Heritage. The Case of Syria and Iraq, Bern, 79-89.
- Lippolis C., Menegazzi R. 2020, “Archaeology for the Public through Asia”, in M. Cammarosano, E. Devecchi, M. Viano (eds.) talugaeš witteš. Ancient Near Eastern Studies Presented to Stefano de Martino on the Occasion of his 65th Birthday, Münster, 275-285.
- Lippolis C. 2020, “Archeologia e tutela di un patrimonio da salvare. La missione archeological italiana Unito-Crast in Iraq”, in D. Elia (a cura di), Chiedi alla Terra. Esplorazioni e ricerche archeologiche del Dipartimento di Studi Storici dell'Università di Torino, (“Prospettive storiche, Studi e Ricerche del Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino”), Torino, 50-65.